Ditom: La storia della stampa dal 1939 ad oggi
1. Le radici storiche e l'evoluzione di Ditom

Nata nel lontano 1939, Ditom ha una storia che affonda le sue radici nel periodo prebellico, quando l'intraprendenza di Amedeo Tommasi diede vita a un'attività inizialmente focalizzata sulla produzione di "gomma da vulcanizzare e copertoni per biciclette". Questo spirito pionieristico ha guidato l'azienda nel suo percorso di trasformazione, portandola alla specializzazione nella produzione di matrici per la stampa tipografica e flessografica. Con il passare degli anni, e sotto la guida delle successive generazioni, l'azienda ha saputo diversificare la sua gamma di prodotti, avvicinandosi a nuove tecnologie e mercati, come la commercializzazione di "lastre fotosensibili giapponesi per il mercato italiano".
2. La produzione moderna di Ditom e i suoi mercati di riferimento
Oggi, Ditom si distingue nella produzione di impianti e materiali per la stampa flessografica, che trova applicazioni in settori variegati, dalle etichette da vino alle confezioni di lusso per cosmetica e alimentari. Barbara Tommasi, responsabile vendite, sottolinea come le lastre fotosensibili "rimangono una parte integrante del nostro business" poiché consentono ai clienti di stampare su vari supporti, conferendo un aspetto nobilitato ai prodotti di lusso. La stampa di lusso, con le sue caratteristiche "come le scritte dorate sulle scatole", rappresenta un'importante nicchia di mercato per l'azienda, che continua a innovare i suoi processi produttivi per soddisfare le esigenze estetiche e funzionali dei clienti.
3. Innovazione tecnologica e sostenibilità nei processi produttivi
Ditom ha cavalcato l'onda dell'automazione e della digitalizzazione per rivoluzionare lo sviluppo e l'utilizzo delle sue lastre. Innanzitutto, la modernizzazione dei processi di prestampa ha consentito una drastica riduzione dei passaggi manuali, a favore di tecnologie automatizzate che diminuiscono i tempi di produzione e incrementano la precisione. Un progresso notevole si osserva anche nella post-stampa, dove l'introduzione di macchine lavapezzi automatiche ha "drasticamente ridotto il tempo e le risorse necessarie", aumentando l'efficienza e sostenendo un miglioramento ecologico. "Le nostre innovazioni non solo abbattono costi di smaltimento, ma promuovono anche la sostenibilità attraverso il risparmio di acqua e energia", sottolinea Tommasi, evidenziando come la sostenibilità sia oggi una priorità non solo etica ma anche economica.
4. Customer feedback e prospettive future per Ditom
Per Ditom, il dialogo con i clienti è cruciale. "Ascoltiamo il feedback degli stampatori per migliorare e ottimizzare costantemente i nostri prodotti," afferma Tommasi, dimostrando un approccio customer-centric che si traduce in personalizzazioni e innovazioni continue, sviluppate in risposta alle esigenze specifiche dei clienti. Guardando al futuro, Ditom si prepara ad affrontare le sfide poste dalle normative europee in tema di sostenibilità e gestione dei rifiuti. "Abbiamo una visione chiara per il futuro e le nostre macchine dimostrano che sostenibilità e risparmio vanno mano nella mano", conclude Tommasi, suggerendo un panorama in cui le tecnologie ambientali non sono più scelte obbligate, ma vantaggi competitivi. Con un equilibrio tra orgoglio storico e innovazione continua, Ditom sembra ben posizionata per affrontare le sfide delle decadi a venire.